Chi ha detto che una banana non possa essere appesa come un paio di pantaloni ad asciugare o che un manichino non possa fare da casa a una zebra e una tigre di plastica, che un guanto di gomma non possa avere un aspetto poetico e una rosa non possa perdere la sua innocenza lasciando spazio alla sensualità?
SUPERVANITAS non esiste, eppure è qualcosa di straordinario.
Dal momento che esistono i supermercati, i supertransatlantici e i superDNA, allora esiste anche SUPERVANITAS.
Super perché superlativo e Vanitas perché le clessidre e i teschi lasciano spazio ad altro, all’inesplorato, a qualcosa di più vitale che non ci avverte della caducità del mondo ma ci inganna e ci confonde con il sorriso…
Ogni oggetto che ci circonda può essere qualcosa di nuovo e rivelare qualcosa di noi che ancora non sapevamo esistesse, superando il confine del nostro comune immaginario.
Una mostra che dà voce alla nostra fantasia e alla curiosità di lasciarsi sedurre dalla SUPERVANITAS.
SUPERVANITAS di Sandra Lazzarini, a cura di Sara Camporesi, dal 15 al 29 febbraio 2020.
Il vernissage si terrà sabato 15 febbraio alle ore 18. Il finissage domenica 29 febbraio alle ore 18.
Sandra Lazzarini inizia ad interessarsi di fotografia nei primi anni del duemila quando acquista una biottica degli anni ’70 e il suo approccio con luce, forma e colore comincia a compiere i primi passi.
Il suo lavoro si basa soprattutto sull’autoritratto e da qualche anno porta avanti una ricerca in continuo divenire senza capo e, ad oggi, senza fine.
Scatti poetici, velatamente schietti, gratuitamente timidi in cui fil rouge è il nascondimento parziale dell’artista stessa che ritroviamo dietro e davanti l’obiettivo, mimetizzata tra i fiori di un giardino o dietro i panni stesi di un fatiscente cortile di casa.
Nei suoi autoritratti pare esserci una costante fusione tra l’artista e l’ambiente circostante, il suo corpo diventa come oggetto ambientale creando una fusione estetica-formale talvolta astratta e talvolta immateriale, ma comunque emotivamente vicina alla fuga da ogni protagonismo e narcisismo tipici dei nostri tempi.
Le sue foto sono state pubblicate su diverse riviste cartacee nazionali e internazionali come C41Magazine, Frankie Magazine, Ramona Magazine, A Love Token e su magazine online come Lamono, Frizzifrizzi, Collateral, Aurora Fotografi, Ignant, Worbz.
Ha partecipato a mostre collettive e personali a Reggio Emilia, Genova, Bologna e Berlino.
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